ROSARIO CON SANT'ALFONSO MARIA DE' LIGUORI

Primo mistero gaudioso. L'Annunciazione.

O umilissima Maria, con la tua umiltà tu innamorasti talmente il tuo Dio che lo attirasti a farsi tuo Figlio e nostro Redentore. Io so che tuo Figlio non ti nega nulla di quanto gli chiedi. Digli che mi perdoni tutte le offese che gli ho fatte; digli che mi dia il suo santo amore e la perseveranza fino alla morte.

Secondo mistero gaudioso. La Visitazione.

Dice S. Gregorio: «Crede veramente colui che mette in pratica ciò che crede». E S. Agostino: «Tu dici: io credo; fa' ciò che dici, allora è fede». Questo è avere una fede viva: vivere secondo ciò che si crede. E così visse la beata Vergine, a differenza di coloro che non vivono secondo quel che credono, la cui fede è morta, come dice S. Giacomo: «La fede senza le opere è morta» (Gc 2,26).

Terzo mistero gaudioso. La Nascita di Gesù.

Il nostro amoroso Redentore, per insegnarci a disprezzare i beni del mondo, volle essere povero su questa terra. Dice S. Paolo: «Da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà» (2 Cor 8,9).

Quarto mistero gaudioso. La Presentazione di Gesù al Tempio.

Tutta la santità consiste nell'amare Dio, e l'amore a Dio consiste nel fare la sua volontà. Bisogna dunque rassegnarsi senza riserva a tutto quello che Dio dispone per noi e abbracciare in pace gli eventi prosperi e avversi che Dio vuole, lo stato di vita che Dio vuole, la salute che Dio vuole. Tutte le nostre preghiere siano dirette a ciò: che Dio ci faccia adempiere la sua santa volontà.

Quinto mistero gaudioso. Il Ritrovamento di Gesù nel Tempio.

Se un'anima vuol trovare Gesù, basta che vada in una chiesa e là troverà il suo diletto che l'aspetta. Non c'è paese per piccolo che sia, non c'è monastero o convento che non tenga il SS. Sacramento. E in tutti questi luoghi il Re del cielo se ne sta chiuso in un tabernacolo, dove spesso resta solo, senza alcuna compagnia, salvo una lampada ad olio. «Ma Signore, dice S. Bernardo, ciò non conviene alla tua maestà». «Non importa, risponde Gesù, va bene per il mio amore».

Primo mistero doloroso. L'Agonia di Gesù nel Getsemani.

Il maggior dolore che tanto afflisse il Cuore di Gesù non fu la visione dei tormenti e dei vituperi che gli uomini gli preparavano, ma il vedere la loro ingratitudine al suo immenso amore.

Secondo mistero doloroso. La Flagellazione.

Secondo i dottori Gesù volle patire questo grande tormento specialmente per riparare i peccati contro la castità. Preghiamo la Vergine di liberarci dal vizio dell'impurità che riempie l'inferno. E nelle tentazioni invochiamo Maria.

Terzo mistero doloroso. La Coronazione di Spine.

Gesù mio, tu sei il Re del cielo e della terra, ma ora appari come re di scherni e di dolori, divenuto il ludibrio di tutta Gerusalemme. Almeno tu, anima mia, riconosci Gesù per quel che veramente è: Re dei re e Signore dei signori; e ringrazialo ed amalo.

Quarto mistero doloroso. La Salita di Gesù al Calvario con la Croce.

Per ottenere la perseveranza nel bene noi non dobbiamo fidarci dei nostri propositi e promesse fatti a Dio. Se ci fidiamo delle nostre forze, siamo perduti. Tutta la nostra speranza di conservarci in grazia di Dio dobbiamo metterla nei meriti di Gesù Cristo. Confidando nel suo aiuto persevereremo fino alla morte, anche se fossimo combattuti da tutti i nemici della terra e dell'inferno.

Quinto mistero doloroso. La Crocifissione e Morte di Gesù.

Anima mia, alza gli occhi e guarda quell'uomo crocifisso. Guarda l'Agnello divino già sacrificato su quell'altare di dolore. Considera che Egli è il Figlio diletto dell'eterno Padre, e che è morto per l'amore che ti ha portato. Vedi: tiene le braccia stese per abbracciarti, il capo chino per darti il bacio di pace, il costato aperto per riceverti nel suo Cuore. Che dici? Merita di essere amato un Dio così amoroso? Ascolta quello che ti dice dalla croce: Vedi, figlio, se c'è nel mondo chi t'abbia amato più di me.

Primo mistero glorioso. La Risurrezione di Gesù.

La promessa è certa: se moriamo con Cristo, vivremo eternamente con lui; se soffriamo paziententemente con Cristo, regneremo con lui (cf 2 Tm 2,11-12). I re della terra, dopo la vittoria sui nemici, dividono i beni conquistati con quelli che hanno combattuto insieme a loro. Così farà Gesù nel giorno del giudizio: farà parte dei beni celesti a tutti coloro che hanno faticato e sofferto per la sua gloria.

Secondo mistero glorioso. L'Ascensione di Gesù al Cielo.

Lo scopo al quale devono tendere i nostri desideri e sospiri, tutti i pensieri e tutte le nostre speranze, è di andare a godere Dio in paradiso per amarlo con tutte le forze e godere del godimento di Dio.

Terzo mistero glorioso. La Discesa dello Spirito Santo.

Gli apostoli prima di ricevere lo Spirito Santo erano così deboli e freddi nel divino amore che nella passione di Gesù uno lo tradì, un altro lo rinnegò, e tutti lo abbandonarono. Ma poi, con il dono dello Spirito Santo, furono talmente infiammati d'amore che con fortezza diedero tutti la vita per Gesù.

Quarto mistero glorioso. L'Assunzione.

Considera, uomo, quanto sia importante conseguire il tuo fine. Importa tutto perché, se lo raggiungi e ti salvi, sarai per sempre beato, godrai in anima e corpo ogni bene. Ma se lo sgarri, perderai anima e corpo, paradiso e Dio: sarai eternamente misero e dannato per sempre. Dunque questo è l'affare di tutti gli affari, il solo importante, il solo necessario: il servire Dio e la salvezza eterna.

Quinto mistero glorioso. L'Incoronazione di Maria Vergine.

«Uomini che desiderate il paradiso, servite e onorate Maria, e troverete sicuramente la vita eterna» (San Bonaventura).