VISITA I

Gesù fonte di acqua viva

Gesù nel santissimo Sacramento è la fonte di ogni bene. Ce lo ricorda lui stesso: «Se uno ha sete, si avvicini a me; e chi ha fede in me, beva!» (Gv 7,37-38). E grazia in abbondanza hanno attinto i santi da questa sorgente, dove Gesù elargisce i frutti della redenzione, come aveva predetto il profeta Isaia: «Come l'acqua fresca ristora chi ha sete, così la tua salvezza dà gioia al tuo popolo» (Is 12,3).

Si legge nella biografia di donna Anna Ponce de León, contessa di Feria, grande discepola del venerabile padre Avila e poi clarissa, che, appunto per le sue frequenti e prolungate visite a Gesù sacramentato, fu chiamata sposa del santissimo Sacramento. E a chi le chiedeva cosa facesse, tante ore, davanti al Santissimo, rispondeva: «Io ci starei tutta l'eternità. Non è lì l'essenza di Dio, l'alimento che sarà dei beati? Oh Dio, che si fa e che non si fa davanti a lui? Ma si ama, si loda, si ringrazia, si chiede. Cosa fa un povero davanti a un ricco, un ammalato davanti a un medico, un assetato davanti a una fonte d'acqua limpida, un affamato davanti a una lauta mensa?».

Gesù amabilissimo, dilettissimo, dolcissimo, vita, speranza, tesoro, unico amore dell'anima mia, quanto ti è costato restare con noi in questo Sacramento! Hai affrontato la morte per rimanere sui nostri altari; hai sofferto tanti oltraggi in questo Sacramento per assisterci con la tua presenza. Su tutto ha vinto il tuo amore, il tuo desiderio di essere amato da noi.

Vieni, dunque, Signore, vieni nel mio cuore e chiudine per sempre la porta, affinché non vi entri alcuno e rubi parte di quell'amore che devo e voglio dare tutto a te, solo a te.

Redentore mio caro, dominami, prendimi tutto. E se qualche volta non dovessi obbedirti perfettamente, castigami con rigore affinché io capisca che devo amarti come vuoi tu. Fa' che io non desideri, né cerchi altro che di compiacerti, visitarti spesso, trattenermi con te e riceverti nella santa Eucaristia. Cerchi pure, chi vuole, altri beni. Io non bramo né desidero altro che il tesoro del tuo amore. Questo solo ti chiedo ai piedi di questo altare. Fa' che io dimentichi me stesso e mi ricordi solo della tua bontà.

Serafini beati, io non vi invidio per la vostra gloria, ma per il grande amore verso il vostro e mio Dio. Insegnatemi voi ad amarlo, a compiacerlo in tutto.

Gesù mio, voglio amare solo te; solo a te voglio piacere.

Maria fonte di gioia

Altra fonte di gioia è la madre nostra Maria, tanto ricca di beni e di grazie che, come osserva san Bernardo, non c'è persona al mondo che non ne partecipi: «Tutti siamo beneficati dalla pienezza della sua grazia».

Maria santissima fu da Dio colmata di grazia, come appunto la salutò l'angelo Gabriele: «Ti saluto, Maria! Il Signore è con te: egli ti ha colmata di grazia» (Lc 1,28). Ricolma di grazia non solo per lei, ma anche per noi, suoi devoti, come scrive san Pietro Crisologo: «Tutta questa grazia ricevette Maria, perché destinata a portare la salvezza al mondo».

Maria, fonte della nostra gioia, prega per noi.